Ignazio Masulli

Storico contemporaneista

Note per una storia dei sindacati in Europa negli ultimi trent’anni
Ignazio Masulli, in L’assalto al cielo, a cura di S. Vecchi, Meta, Roma 2008, pp. 157 -176

La sezione del libro intitolata Lavorare per un sindacato indipendente ed europeo si vale di contributi pluridisciplinari per esaminare le ragioni di una grave lacuna consistente nell’assenza di un’efficace e concertata azione sindacale a livello europeo, al di là di una rappresentanza meramente formale. Il saggio di Ignazio Masulli esamina l’offensiva sistematica contro il potere contrattuale e le conquiste dei lavoratori portata sugli scudi delle politiche neoliberiste affermatesi nell’ultimo trentennio in Gran Bretagna, Germania, Francia e Italia. L’analisi delle vicende specifiche in ciascuno di questi paesi consente di dar conto delle ragioni di sconfitte, ma anche di resistenze in uno scontro sempre più impari. Ma sono proprio le particolarità di ciascun contesto a rendere ancora più evidenti i fattori comuni e non svincolabili da un quadro internazionale. Il quadro nel quale dovrebbe appunto dispiegarsi una strategia sindacale adeguata.

Un secolo di lavoro. Aspetti della storia dei lavoratori nell’Italia del Novecento
Ignazio Masulli, in Il Novecento italiano, a cura di G. Greco e D. Monda, Liguori, Napoli 2008, pp. 387-420;

Il libro propone una rappresentazione del Novecento in Italia. Un secolo denso di problemi, avvenimenti di grande momento, vicende tra le più drammatiche dell’età contemporanea. Non è stata facile la scelta dei temi storiografici. E i curatori hanno pensato di integrare la loro trattazione con brani di scrittori scelti dagli stessi autori dei saggi. Il saggio di Ignazio Masulli ricostruisce le fasi salienti delle lotte dei lavoratori che si sono svolte durante il secolo, intrecciando questo filo conduttore con gli altri riguardanti i fatti economici e le vicende politiche. I brani scelti da Masulli per l’Antologia sono tratti dall’epistolario degli emigrati in America a fine ‘800, dall’inchiesta Zanardelli sulla Basilicata ad inizio secolo, da Ottiero Ottieri, Donnaruma va all’assalto, da Giorgio Manzini, Una vita operaia, da Memoriale di Paolo Volponi e dalla testimonianza di Aldo Velo, sindacalista dell’ILVA di Bagnoli.

Cittadinanza e diritti sociali in Europa occidentale nel secondo Novecento
Ignazio Masulli, in Dai cantieri della storia. Liber amicorum per Paolo Prodi, aa cura di G.P. Brizzi e G. Olmi, Clueb, Bologna 2007, pp. 683- 696.

Dato il carattere del libro, i saggi che lo compongono si riferiscono ad argomenti e periodi diversi. La scelta di Ignazio Masulli riguarda il patto governanti – governati che caratterizzò la ricostruzione democratica in alcuni paesi dell’Europa occidentale dopo la seconda guerra mondiale. Esso determinò il riconoscimento di maggiori diritti politici e sociali. Non si trattò di una mera elargizione dall’alto. Spesso quelle conquiste furono il risultato di una dialettica sociale e politica caratterizzata anche da tratti di aspra conflittualità. Nei decenni successivi le vicende che caratterizzarono i paesi messi a confronto ebbero andamenti diversi, ma non pochi elementi furono analoghi e ricorrenti. Sicché quella dialettica divenne un carattere costitutivo di quello che alcuni storici hanno definito “il modello sociale europeo”. Oggi, a fronte del palese arretramento della democrazia nel Vecchio Continente, il tema trattato offre non pochi spunti di riflessione.

Soggetti sociali, democrazia e rappresentanza in Europa occidentale e negli Usa: percorsi storici
Ignazio Masulli, in Lavoro, contrattazione, democrazia, Costituzione, Meta Edizioni, Roma 2004, pp. 74 -107
Viviamo oggi l’affermazione di tendenze sociali che, nel corso degli ultimi trent’anni, hanno radicalmente rimesso in discussione i vincoli sociali al capitalismo, riproponendo imposta­zioni autoritarie e oppressive, di pieno dominio sul lavoro e cioè sugli uomini e le donne nella loro fondamentale dimensione lavorativa. Le analisi economiche, sociologiche, giuridiche e storiche contenute in questo libro intendono fornire spunti di riflessione e individuare possibili linee d’azione per contrastare questo processo. Il saggio di Ignazio Masulli analizza due grandi tornanti della storia delle classi lavoratrici in Europa occidentale e negli Stati Uniti. Il primo, fra fine Ottocento e inizio del Novecento, vide le prime forme della auto-organizzazione in sindacati generali e in partiti socialisti. Fu quello lo spartiacque che affrancò grandi masse popolari dallo stato di subalterni alla consapevolezza dei propri diritti di lavoratori e cittadini. Le grandi lotte che resero possibile quel passaggio segnarono l’inizio di una nuova dialettica sociale e politica. Il secondo tornante fu rappresentato dalle reazioni alla crisi del 1929 e si protrasse fino alla ricostruzione postbellica. Le drammatiche vicende di quei decenni sfociarono in un nuovo e più avanzato grado di consapevolezza delle contraddizioni del sistema capitalista e della necessità di superarle attraverso la sistematica rivendicazione di riforme politiche e sociali in grado di garantire una democrazia sostanziale nella prospettiva di una piena giustizia sociale.
Welfare State and Social Citizenship in the 20th Century Europe
Ignazio Masulli, in Antiquity and Modernity: A Celebration of European History and Heritage in the Olympic Year 2004. Essays from the 1st International Conference on European History, a cura di N. C. J. Pappas, Atiner, Athens 2004, pp. 323-333.

La storia dello Stato sociale in Europa è caratterizzata da fasi e dinamiche molto diverse tra loro. Esse dipendono dalle differenze nei rapporti sociali e nelle vicende politiche che hanno caratterizzato i diversi paesi e periodi. Le analogie e gli elementi ricorrenti si possono riscontrare nella rivendicazione di un ampliamento dei diritti di cittadinanza, civile, politica e sociale. Queste vicende hanno avuto grande importanza negli sviluppi della democrazia in Europa. Invece dalla fine degli anni Settanta è in atto una vera e propria controffensiva verso le conquiste politiche e sociali dei decenni precedenti. Ciò rischia di mettere in discussione e indebolire alcuni capisaldi del patto di cittadinanza.

Socialisti e Welfare State
Ignazio Masulli, in Il Ponte, Anno LX nn. 2-3, febbraio-marzo 2004, pp. 84- 116.

Nella storia dei principali modelli di Welfare State realizzatisi in Europa possiamo individuare alcuni passaggi fondamentali. Il primo riguarda una serie di provvedimenti abbastanza significativi che furono presi tra fine Ottocento e primo Novecento in alcuni contesti. Nella ricostruzione del secondo dopoguerra, in diversi paesi fu avvertita l’esigenza di un ruolo più attivo dello Stato nell’economia e nella politica sociale. Gli anni Cinquanta e Sessanta costituirono il periodo delle maggiori conquiste in tema di welfare anche nei paesi che si erano attardati. Da questo punto di vista un altro momento cruciale fu rappresentato dai portati del ciclo di lotte 1968-73. In tutte queste fasi i socialisti e le altre formazioni di sinistra seppero interpretare bisogni particolarmente sentiti dalle classi lavoratrici e parte dei ceti medi.